L’ URIA da tempo studia e propone un appropriato sviluppo della fascia costiera, della sua messa in sicurezza e della conseguente ripresa economica attraverso l’incremento della competitività dei territori, la valorizzazione del patrimonio, naturale – artistico – storico - culturale ed una più ampia offerta turistica. Inoltre un problema sempre più cogente è quello dell’innalzamento dei mari, della conseguente sicurezza delle coste, e dei fenomeni di erosione determinati dai “cambiamenti climatici” i cui studi dovranno essere parte integrante ed imprescindibile per una adeguata progettazione che miri alla protezione degli ambienti marini e delle infrastrutture.
E’ necessario, pertanto, incominciare a coniugare lo sviluppo con la tutela e la messa in sicurezza della costa e del suo territorio. Riprogrammare l’intero sistema con un metodo tale che garantisca la protezione delle coste e la crescita economica; un nuovo modello di gestione integrata fra le risorse tale da dare appropriate risposte alla domanda di valorizzazione delle bellezze naturali e culturali, alla sicurezza, allo sviluppo ed al dramma della disoccupazione.
Inoltre è essenziale precisare che il territorio costiero deve essere considerato come una cerniera di collegamento tra il mare, la costa e l’entroterra, di caratteristiche diversificata a seconda della natura rappresentata. La scelta di riconoscere una profondità territoriale ai paesaggi costieri muove, pertanto, non solo da considerazioni di tutela, ma anche da valutazioni economiche: la volontà da più parti espressa di ampliare e destagionalizzare l’attuale offerta turistica attraverso l’integrazione del prevalente turismo balneare con altri segmenti turistici regionali implica necessariamente la costruzione di strategie virtuose tra costa ed entroterra, che mobilitino risorse ben più ampie di quelle ricadenti a ridosso del litorale.
La sfida del prossimo futuro è, quidi, quella di sapere contemperare le necessità delle salvaguardia con qelle dell’ ”uso” del mare e della fascia costiera nell’ottica di poter offrire una concreta risposta alle naturali aspettative di crescita delle popolazioni rivierasche.
I temi legati all’ambiente, all’economia ed all’accessibilità devono inoltre essere analizzati con uno sguardo rivolto alle nuove tecnologie che possono essere di aiuto sia alle pratiche di controllo che a quelle, ad esempio, di trasporto marittimo ed energetico sottolineando la ne-cessità di un programma razionale a breve, medio e lungo termine che intervenga nel settore senza la frammentazione di leggi e leggine che ne frenino il successo.
Un turismo ecosostenibile e destagionalizzato, unitamente alla messa in sicurezza del territorio, alla sua valorizzazione ed una più appropriata accessibilità sono gli elementi portanti che dovranno assicurare lo sviluppo e la crescita voluta e sostenuta dall’Unione Europea che ha varato una “Strategia per una maggiore crescita occupazionale sul turismo costiero e marittimo” per il 2014-2020. Il FESR (Fondo Europeo di Sviluppo Regionale) può infatti cofinanziare investimenti nel turismo sostenibile in vari obiettivi, tra cui l’adattamento ai cambiamenti climatici e mitigazione degli stessi, lo sviluppo del patrimonio culturale. Il turismo costiero e marittimo può usufruire, inoltre, di nuovi fondi UE anche per lo sviluppo urbano integrato, quello rurale, per la formazione e la creazione di posti di lavoro.
Una particolare attenzione deve poi essere rivolta al sistema dei trasporti che deve perseguire l’integrazione fra strade, porti, aeroporti e linee metropolitane. I porti vero e proprio supporto a tutte le attività legate al mare (trasporto merci e passeggeri, turismo, pesca, ecc.) necessitano spesso di una loro messa in sicurezza e dell’adeguamento ai servizi essenziali mentre in molti casi è necessario sviluppare un piano dei porti che veda la realizzazione di nuove opere marittime là dove esse mancano. In tale ambito, facilitando la mobilità lungo costa, andrà a prendere spessore l’istituzione di una “Metropolitana del mare” a supporto del traffico veicolare e del suo ridimensionamento
Noi professionisti e operatori del settore, in tale ottica, chiediamo con fermezza procedure chiare e snelle al fine di garantire gli interessi collettivi senza doversi scontrare in lunghi iter burocratici che allontanano gli interessi e i capitali internazionali, attratti, per il vero, dal nostro paesaggio ma respinti dai nostri tempi biblici di attuazione.
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