Terremoto.... La Storia si Ripete |
Scritto da Uria admin |
Il nostro Paese è ancora una volta messo a dura prova dagli eventi naturali, terremoti, inondazioni, frane che evidenziano la fragilità del nostro Paese e l’inadeguatezza del territorio, delle infrastrutture e del patrimonio immobiliare a sopportare tali calamità. L’URIA da oltre 20 anni si occupa di tali tematiche e sostenuta da studi rigorosi ed approfondditi ha evidenziato, per esempio nel settore immobiliare, che la fragilità del patrimonio non è dovuta solo agli eventi naturali ma anche, e sopprattutto, ad una mancanza di manutenzione legata alla messa in sicurezza dal punto di vista statico.
Lo Stato nonostante i nostri appelli e suggerimenti ha da sempre privilegiato gli interventi di ricostruzione a scapito di una politica rivolta alla prevenzione con la messa in sicurezza non solo della popolazione ma anche dei centri storici e delle opere d’arte che caratterizzano, rendendolo unico, il nostro territorio e di tutte quelle attività economiche legate alle specificità dei luoghi, e soprattuto, evitare la perdita di vita umane. Oggi, finalmente, accanto alla voce dell’URIA sono in molti a richiedere la programmazione a breve, medio e lungo termine di una politica di messa in sicurezza del nostro fragile Paese, partendo dalle zone più a rischio fino ad arrivare a coprire l’intero territorio. Una politica che il Governo non deve prevedere per il futuro ma che in modo improcrastinabile deve incominciare a predisporre fin da subito per recuperare il grave ritardo. Una politica, per lo meno ventennale che possa economicamente essere supportata dall’Unione Europea e prevedere facilitazioni economiche di vario tipo come ad esempio la totale defiscalizzazione per gli interventi rispondenti l'adguamento antisismico degli edici. Ad ogni calamità, di qualsiasi natura, ci troviamo di fronte ad una triste ricerca del capro espiatorio; è certamente giusto che chi ha sbagliato paghi per il suo errore ma è altrettanto giusto dire che ormai siamo legati da leggi e leggine da autorità di controllo, da regolamenti, da autorizzazioni di vario genere e che di fronte a questa pletora di iter burocratici le maglie delle irregolarità sono sempre più larghe. Di conseguenza è necessario affrontare con una nuova tutela, semplice, comprensibile, veloce il nostro futuro e dar corso a quella messa in sicurezza che oltre a essere un inviolabile principio di vita rappresenterà quel volano economico che potrà ridare vigore al PIL e lavoro a quella sempre più crescente massa di disoccupati e inoccupati. |