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La nostra storia
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-3- Dalla costituzione dell’A.N.I.A.I. alla nascita dell’U.R.I.A.

Il 19 marzo del 1919 si tenne a Milano un’Assemblea Costituente che dette origine all’“Associazione Nazionale degli Ingegneri Italiani”, con sede centrale a Roma in Piazza del Foro Traiano e sezioni in varie città italiane. La rivista “Ingegneria”, rassegna tecnica mensile dell’Associazione, sul primo numero, uscito il 1° luglio 1922, informa che i soci sono più di 7.000, “raccolti dalle diverse regioni d’Italia e dalle Colonie in sessanta sezioni”. Qualche tempo dopo l’Associazione mutò la sua denominazione in “Associazione Nazionale degli Ingegneri ed Architetti Italiani” (A.N.I.A.I.) e la precedente “Società” (quella del 1885 derivata dal Collegio) divenne la “Sezione di Roma” dell’A.N.I.A.I.

Nel 1923, per iniziativa dell’Associazione, fu emanata la legge n° 1395: “Tutela del titolo e della professione dell’ingegnere e dell’architetto”, la quale stabiliva, tra l’altro, di istituire un Ordine professionale per ogni provincia italiana. Durante il periodo fascista le libere Associazioni furono abolite. La Sezione di Roma del-l’A.N.I.A.I., con delibera assembleare del 30 marzo 1926, prese atto delle dimissioni del Consiglio Direttivo in carica e decretò il proprio scioglimento, demandando ogni attività al Sindacato Fascista Ingegneri di Roma, cui fu affidato l’intero patrimonio sociale.

Il 10 marzo 1924 una delegazione del Sindacato venne ricevuta dal Capo del Governo, Mussolini, il quale, per l’occasione, pronunciò un breve discorso elogiando laprofessione dell’Ingegnere, “destinata a cambiare a poco a poco l’aspetto dell’Italia, a renderla più attrezzata per reggere alle competizioni di tutte le altre Nazioni”. Il discorso di Mussolini fu riportato per intero nella pagina di apertura del mensile “L’Ingegnere”, rivista tecnica del Sindacato Fascista Ingegneri, uscito nel luglio del 1927.

Passata la furia della seconda guerra mondiale e dopo la liberazione di Roma, nacque un Comitato Promotore per riorganizzare l’Associazione Nazionale Ingegneri e Architetti. In un clima di ritrovata fiducia risorsero le disciolte sezioni provinciali dell’A.N.I.A.I., le libere Associazioni e gli Ordini professionali, che parteciparono al primo Convegno Nazionale, svoltosi a Roma nel 1946 e presieduto dall’onorevole Romita. In quell’occasione l’A.N.I.A.I. si ricostituì definitivamente, assumendo una struttura federativa.

Il 24 giugno 1948 la Sezione di Roma dell’A.N.I.A.I. (che allora contava più di 1.400 iscritti) e l’Associazione degli Architetti di Roma si unirono e dettero vita all’U.R.I.A., “Unione Romana Ingegneri ed Architetti”.